Andrea Sasdelli alias Giuseppe Giacobazzi, ovvero l’uomo e la sua maschera.
Un dialogo, interiore ed esilarante, di 25 anni di convivenza a volte forzata.
25 anni fatti di avventure e aneddoti, situazioni ed equivoci, gioie e malinconie, spettatori e protagonisti di un’epoca che viaggia a velocità sempre maggiore.
Dove in un lampo si è passati dalla bottega sotto casa alle “app” per acquisti, dal ragù sulla stufa ai robot da cucina programmabili con lo smartphone; il tutto vissuto dall’uomo Andrea e raccontato dal comico Giacobazzi.
Come in uno specchio, o meglio come in un ritratto (l’omaggio a Dorian Gray è più che voluto), dove questa volta ad invecchiare è l’uomo e non il ritratto.
Sono proprio questi i Noi che vediamo riflessi nei nostri mille volti (i rimandi letterari non mancano, dal già citato Wilde a Pirandello, da Orwell a Hornby), convivendo spesso a fatica con la bugia del compiacerci e del voler piacere a chi ci sta di fronte.
È uno spettacolo che con ironia e semplicità cerca di rispondere ad un domanda: “dove finisce la maschera e dove inizia l’uomo?”, che poi è il problema di tutti, perché tutti noi conviviamo quotidianamente con una maschera.
L’altissimo numero di abbonamenti sottoscritti per la rassegna di Teatro Comico rende inattuabile le prevendite dei singoli spettacoli sia presso il botteghino del Teatro che nel circuito vivaticket.