Lo spettacolo andrà in scena al
Teatro Felix Guattari (Forlì)
Questo progetto parte da un luogo: la casa della famiglia Cervi, ora Museo, luogo di memoria. I luoghi hanno ricordi, hanno cicatrici, ferite che aprono verso il dentro e verso il fuori. Spiragli da cui la Storia può filtrare e il Futuro incanalarsi.
Diceva Platone che la memoria null’altro è se non un teatro gremito di immagini. A noi dare forma e voce a queste immagini che filtrano dalle cicatrici di Casa Cervi. Cercheremo di farlo dando presenza a una memoria individuale, i doni che nel corso degli anni sono stati inviati da tutto il mondo a papà Cervi, e a una memoria collettiva, un periodo fondamentale della storia del nostro paese.
In fondo perché commemoriamo? Perché il nostro spirito si consolidi ricordando i nostri momenti di valore, perché si nutra di storie di eroismo, si riconosca nel racconto della memoria di tutti. Condividere una memoria collettiva che abita nelle cicatrici di una casa di campagna, nei doni di un padre triste ed orgoglioso, in una pianura di mucche e nebbia. Sedere al tavolo del “mi ricordo…” potrebbe servire ad immaginare un “facciamo che sarà…”.
Immaginazione può essere memoria che, travalicando i fatti costruisce ponti, può essere impegno, onestà, educazione.
Teatro d’attore e di figura
50 minuti
Età dagli 8 anni