Spettacolo in scena al
Teatro Diego Fabbri di Forlì
Un quadrato, tanti piccoli oggetti: un vassoio, una teiera, un prato all’inglese, un comodino.
E poi Fritz e Oscar, silenziosi coinquilini in una minuscola casa. Gretel si muove nel suo microcosmo di piccole cose, sbadata e rigorosa, caotica e attentissima a tenere vivo l’ordine bizzarro dei suoi oggetti fuori scala e fuori posto. Poi, a un tratto, la catastrofe. Cosa vuol dire casa?
Con l’immediatezza di narrazione della fiaba, Gretel percorre sola i sentieri dell’esistenza, tra circo contemporaneo, danza e manipolazione di oggetti. Un inno alla migrazione, un’ode alla tenacia del sapersi reinventare, nonostante tutto.
Una riflessione delicata e profonda sul chi va e chi resta, sul resistere sempre.
Anche quando tutto crolla.
La suggestione di partenza dello spettacolo è Hansel e Gretel, di cui l’autrice si è focalizzata, sul piano drammaturgico, sull’essere costretti ad abbandonare, sul perdersi in un luogo, sui percorsi rischiosi e sul tentativo “eroico” e quotidiano di superare il dramma.
Età: tout public
Circo contemporaneo