PRIMA NAZIONALE
Lo spettacolo andrà in scena al
Teatro Diego Fabbri di Forlì (250 posti)
Il Nero, terzo lavoro della compagnia Occhisulmondo su Shakespeare, si concentra sull’Otello, sul quale viene operata una traduzione e un adattamento per tentare di immaginare un linguaggio più prossimo al nostro tempo.
Dramma multiforme e stratificato dove il pubblico e il privato si rincorrono continuamente all’interno di un’architettura fantasmatica che ne oscura i limiti, gli angoli, rendendolo a tratti apparentemente inafferrabile. Ci troviamo in Europa, in un’Europa dove il conflitto razziale, culturale, politico e sociale, viene esasperato da attacchi terroristici, da un nemico invisibile.
In questo clima di paura e di perdita della sicurezza, un gruppo di persone, una classe dirigente, si ritrova bloccato all’interno di un Teatro dove si sta celebrando un matrimonio segreto.
Le tensioni esterne, la situazione d’allarme, si scontrano con le pulsioni, i desideri e le paure dei personaggi. Che cosa genera la paura? Dove nasce l’odio? Può un’azione descrivere chi sei?
“Ad una persona buona non può capitare nulla di male: né in vita né in morte, le cose che lo riguardano non vengono trascurate dal Dio. Ma ormai è giunta l’ora di andare io a morire e voi invece a vivere. Ma chi di noi vada verso ciò che è meglio è oscuro a tutti tranne che al Dio”. (Socrate)