RESIDENZA IDRA / REBELOT

Pollicino e l’Orco

La straordinaria storia di due nemici per la pelle

di e con Roberto Capaldo e Walter Marconi
consulenza coreografica di Enrica Fazi
luci e scene di Iro Suraci

“…carico di quelle ricchezze Pollicino tornò a casa dai suoi genitori. L’Orco invece solo e disperato se ne andò per sempre da quelle terre”.

Questo il finale della fiaba originale. Li avevamo lasciati qui i due protagonisti. Ma dopo tanto tempo che fine hanno fatto?
Pollicino e l’Orco è un sequel, una commedia brillante e poetica in cui i due leggendari personaggi si rincontrano constatando di essere entrambe diventati più “uomini”, di essere cresciuti. Impegnati in un duello all’ultimo sangue, ritmato da una tensione tragicomica e commovente, i due non si risparmiano nulla: vecchi rancori e nuovi colpi bassi, intime confidenze e rinnovate paure, facendo continuamente i conti con la propria natura e con la cena di cui Pollicino è convinto essere la portata principale.
Nella fiaba di Charles Perrault, il bambino piccolo come un pollice, sconfiggendo il “simbolico” nemico, affrontava in realtà le proprie paure e ne usciva arricchito. Era cresciuto. L’orco non poteva più albergare nell’animo “emancipato” di Pollicino ed era costretto a riadattarsi altrove, a cambiare, a crescere anch’egli a suo modo. È per questo che abbiamo immaginato che in un ipotetico “dopo” entrambe fossero diventati uomini, capaci cioè di provare tutta la gamma di sentimenti umani, come un bambino sa fare ma a cui ancora non sa dare un nome. Quando Pollicino e l’Orco si rivedono, vivono un vero e proprio caleidoscopio di emozioni. L’idea legata al passato che ognuno ha dell’altro si scontra con la sorpresa di scoprirsi trasformati, ma si accompagna anche al timore che il cambiamento non sia autentico.
Durante l’intera messinscena i bambini sono portati a identificarsi nelle convinzioni e nelle paure di Pollicino, in quanto eroe positivo e a diffidare dell’Orco, cattivo e mangia uomini per antonomasia. Certo il tentativo di cambiamento dell’orco è goffo, sicuramente ambiguo nelle modalità, oggettivamente difficoltoso se considerato il punto di partenza. Però egli dice la verità sin dall’inizio, il suo è un cambiamento sincero. Di fatto tanto basta, sommato alla diffidenza di Pollicino, per non credergli. Sarà solo lo svelamento finale a sciogliere ogni dubbio e a far capire ad entrambe che forse, d’ora in poi, potrebbero fidarsi l’uno dell’altro.

Tecnica utilizzata: teatro d’attore, ombre
Età consigliata: dai 6 anni

lunedì 4 Luglio 2016 ore 21:15

Ingresso: 3 euro (bambini e adulti).
Ingresso gratuito per bamini 0-3 anni.

Non si effettuano prevendite, nè prenotazioni telefoniche.
La sera di spettacolo la biglietteria aprirà alle ore 20 nel Voltone della Molinella.
In caso di maltempo, lo spettacolo si terrà all’interno del Teatro Masini.

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