Spettacolo in scena al
Teatro Testori, Forlì (139 posti)
Musica inconsueta o circo inedito? È il circo dell’invenzione.
Cantato e suonato dal vivo, Sonata per tubi è uno spettacolo di circo contemporaneo che ricerca le possibilità musicali di oggetti ed attrezzi di circo, trasformandoli in strumenti musicali attraverso l’ingegno e l’uso della tecnologia.
“Ogni cosa che tocchiamo o facciamo emette suono: sia gli attrezzi di circo, che il palco, che noi stessi.”
Ha inizio il concerto: pezzi di tubo che volano vanno a comporre un contrabbasso e un violoncello. La musica avanza tra Rossini, Bach, Beethoven, Pink Floyd, Rolling Stones e Luis Armstrong. Poi arriva lei: una ragazzina di tredici anni, principessa moderna, che sconvolge ogni armonia.
Il mito principale degli adolescenti di tutto il mondo è quello dell’eroe. In ogni adolescente c’è, nella fantasia, nei pensieri e nelle zone più profonde dell’animo, l’esigenza di fare qualcosa di eroico, di particolare, che sia al di fuori della quotidianità per diventare adulti.
Il circo alimenta la follia del trio in contrappunto con clave che diventano sax e con diaboli sonori. Ne consegue un crescendo di canti polifonici a tre voci, di danze e prove di coraggio, musicali e circensi, che condurranno ad un rituale finale per il passaggio dall’adolescenza alla vita da adulto. Il pizzicato del clown musicale fa trasparire l’anima dei tre attori che con un linguaggio universale e accessibile a tutti, si incontrano e si scontrano nel magico gioco della vita.
“La casa e la bottega: si torna sempre lì. Il teatro, storicamente, è un fatto di famiglia. Oggi si direbbe di ‘congiunti’. Si cresce ‘a bottega’, si impara guardando e vivendo. Si condivide tutto, ‘gioie e dolori’ – come si usa dire. Spesso gavetta, a volte successi. Come da tradizione si viaggia, si dorme assieme, e il teatro è lo sfondo e il primo piano, è la condanna e la salvazione, è la miseria e la nobiltà dell’arte.” (Andrea Porcheddu – Gli Stati Generali)
“Sonata per tubi sorprende senza ombra di dubbio e lo fa con la naturalezza spiazzante con cui Ferdinando D’Andria, Maila Sparapani e la loro figlia tredicenne Marilù D’Andria si destreggiano tra verticalismo, acrobazie e giocoleria uniti a una manipolazione di oggetti come tubi che diventano strumenti musicali polifonici” (Fiorenza Sammartino – Persinsala)
Età 5-99
Circo contemporaneo e musica dal vivo