DAVIDE ENIA

Studio per L’abisso

di e con Davide Enia

musiche composte ed eseguite in scena da Giulio Barocchieri

coproduzione Associazione Teatro di Roma – Associazione Teatro Biondo Stabile di Palermo – Accademia Perduta/Romagna Teatri

in collaborazione con Festival Internazionale di Narrazione di Arzo

direzione organizzativa e di produzione Luca Marengo

 Dallo studio sarà realizzato L’abisso, spettacolo tratto dal romanzo di Davide Enia Appunti per un naufragio (Sellerio Editore), vincitore del Premio letterario internazionale “Mondello”

Il primo sbarco l’ho visto a Lampedusa assieme a mio padre. Approdarono al molo in tantissimi, ragazzi e bambine, per lo più.

Io ero senza parole. Era la Storia quella che ci era accaduta davanti. La Storia che si studia nei libri e che riempie le pellicole dei film e dei documentari.

Ho trascorso molto tempo sull’isola per provare a costruire un dialogo con i testimoni diretti: i pescatori e il personale della Guardia Costiera, i residenti e i medici, i volontari e i sommozzatori. Rispetto al materiale che avevo precedentemente studiato, in quello che stavo reperendo di persona c’era una netta differenza: durante i nostri incontri si parlava in dialetto. Si nominavano i sentimenti e le angosce, le speranze e i traumi secondo la lingua della culla, usandone suoni e simboli. In più, ero in grado di comprendere i silenzi tra le sillabe, il vuoto improvviso che frantumava la frase consegnando il senso a una oltranza indicibile. In questa assenza di parole, in fondo, ci sono cresciuto. Nel Sud, lo sguardo e il gesto sono narrativi e, in Sicilia, «‘a megghiu parola è chìdda ca ‘un si dice», la miglior parola è quella che non si pronuncia. Ne L’abisso si usano i linguaggi propri del teatro (il gesto, il canto, il cunto) per affrontare il mosaico di questo tempo presente.

Quanto sta accadendo a Lampedusa non è soltanto il punto di incontro tra geografie e culture differenti. È per davvero un ponte tra periodi storici diversi, il mondo come l’abbiamo conosciuto fino a oggi e quello che potrà essere domani. Sta già cambiando tutto. E sta cambiando da più di un quarto di secolo. (Davide Enia)

Fascia d’età: dai 16 anni

giovedì 5 Luglio 2018 ore 10:45

Spettacolo gratuito con prenotazione telefonica obbligatoria (tel. 0545 64330)
da giovedì 21 giugno (sabato e domenica esclusi) dalle ore 10 alle ore 15.

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