MABELLINI / POSTORINO

Tu (non) sei il tuo lavoro

di Rosella Postorino

regia, luci, spazio scenico Sandro Mabellini

con Maria Lomurno, Francesco Patanè

produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri

Il testo di questo spettacolo è stato commissionato a Rosella Postorino (Premio Campiello 2018 con Le assaggiatrici e finalista Premio Strega 2023 con Mi limitavo ad amare te) dal Napoli Teatro Festival.

Quello che appare alla luce del bellissimo testo di Rosella Postorino è una sorta di nuova forma di teatro greco, fatta di una voce che argomenta e di un’altra che insinua dubbi, riguardo a problemi strettamente legati al vivere contemporaneo.

Una voce femminile e una maschile, un Coro e un Corifeo, pongono pubblicamente i problemi del lavoro, dei contratti a progetto, dei master a pagamento, delle ingiustizie sociali. E lo fanno a volte in modo amaro, a volte comico. Una coppia, il nucleo base della società, dibatte sui temi del lavoro che non c’è o che, quando c’è, diventa un’illusione di felicità, perché allontana spesso dalla possibilità di amare, di fare un percorso, di generare un figlio. (Sandro Mabellini)

“Un testo di agghiacciante verità e attualità, un quadro semplicemente disarmante della condizione umana e lavorativa. Una coppia, precaria lei, disoccupato lui: situazione ormai diffusa. Mille euro al mese, un contratto che è un ricatto, eppure la gioia, la felicità di sentirsi parte di un lavoro, di identificarsi con esso: per lei è tutto chiaro, la vita è lì, in quel posto strappato con le unghie e con i denti grazie a una sostituzione per maternità poi confermata. Ma c’è un rischio: che lui sia ‘rimasto dentro’. È la gravidanza il pericolo, il terrore. In questo paese per vecchi, avere un figlio è una colpa, una disgrazia, una giusta causa di licenziamento senza nemmeno un ringraziamento. Parole tabù: maternità, pensione, previdenza, tempo indeterminato… È la tragedia del contemporaneo: vite obbligate alla marginalità, nonostante studi universitari, master, specializzazioni. […] Il testo della Postorino, dunque, sembra nascere quasi dal di dentro: sguardo attraverso una generazione senza futuro e senza presente.

In scena i due attori (Maria Lomurno e Francesco Patanè, candidato ai Nastri d’Argento 2021 come migliore attore non protagonista per il film Il cattivo poeta al fianco di Sergio Castellitto – ndr) sono bravi e commoventi nella loro semplicità: senza orpelli o fronzoli sono là, a testimoniare il declino di una intera generazione, schiacciata da una vita che vita non è. (Andrea Porcheddu)

giovedì 28 Settembre 2023 ore 18:15

Lo spettacolo è aperto gratuitamente al pubblico (salvo disponibilità).

È obbligatoria la prenotazione telefonica al numero 0543 26355, dal martedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 13.

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