Lo spettacolo presenta una fiaba di Andersen meno frequentata ma, non di meno, cara all’immaginario collettivo per i significati reconditi che racchiude: la speranza verso il futuro, l’indomita forza della gioventù, l’importanza del coraggio ma anche della prudenza, saper andare nel profondo, superare la paura, domare l’animale misterioso e potente nascosto laggiù, farselo amico e poi, nei momenti di pericolo, saperlo evocare e persino cavalcare.
La voce e il corpo narrante di Andrea Lugli si arricchiscono, in questa avventura, della voce di Stefano Sardi con i suoi virtuosismi e con le sue sorprese: canto, suono, evoluzioni multimediali con la pedaliera multi-effetto alla ricerca di suggestioni meta-melodiche che prendono per mano e portano dentro la storia.
L’acciarino magico prosegue la cifra stilistica del Baule Volante sulla narrazione proponendo un percorso sull’ascolto. Quell’ascolto e quell’attenzione così difficili da ottenere da un pubblico sempre più abituato a guardare immagini che si susseguono a ritmo vertiginoso.
Teatro di narrazione e accompagnamento sonoro dal vivo