Il Baule Volante

Hansel e Gretel

di Roberto Anglisani e Liliana Letterese

con Liliana Letterese e Andrea Lugli

regia di Roberto Anglisani

una produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri
realizzata con il sostegno di Fondazione Teatro Comunale di Ferrara

 

Una casa nel bosco, una famiglia in difficoltà.
Due bambini, soli, di fronte alla durezza del mondo ed al buio del bosco sono i protagonisti di questa fiaba classica, antica, antichissima ma sempre urgente da raccontare, da vivere e da affrontare.
Perché ci può accadere di perderci nel bosco? Perché le persone più care, di cui più ci fidiamo possono arrivare ad abbandonarci? Perché possiamo fare pessimi incontri e andare incontro a gravi pericoli quando siamo soli e lontani da casa? E come fare per affrontare le più grandi paure che si annidano nel profondo del nostro cuore?  

Hansel e Gretel vengono abbandonati a se stessi nel folto di un bosco scuro e pericoloso e non arriverà una fata buona o un oggetto magico a salvarli, devono cavarsela da soli. Ma soli non sono veramente: sono insieme, si stringono la mano, si aiutano, si fanno coraggio… e coraggiosamente andranno incontro al loro destino… 

Il nuovo lavoro che vede la sinergia fra Il Baule Volante ed Accademia Perduta/Romagna Teatri, prosegue e conclude la trilogia della narrazione iniziata, nel 2002, con Il tenace soldatino di stagno e altre storie e proseguita, nel 2005, con La Bella e la Bestia, e sempre per la regia di Roberto Anglisani, il maggior narratore italiano di teatro per ragazzi che, nella tessitura e nell’invenzione della narrazione a due voci, ha trovato un mezzo espressivo nuovo, efficace e coinvolgente.

Da questi presupposti si origina quindi una trama intensa, densa di significati e di atmosfere, che tentano di svelare il senso recondito degli eventi e dei sentimenti, con gli strumenti della parola e del movimento.
Hansel e Gretel si avvale, infatti, in primo luogo, delle metodologie dell’oralità e del raccontare, con l’effetto di giungere al cuore dello spettatore in maniera diretta ed intensa.
Ma la peculiarità di questa tecnica di narrazione a due voci (se si trattasse di un canto, si potrebbe dire a canone) è costituita dal fondersi e dal sovrapporsi della parola con il movimento del corpo nello spazio, movimenti dall’inattesa eloquenza che completano ed approfondiscono le percezioni del pubblico, nel tentativo di carpire i significati più reconditi della storia, avvalendosi di oggetti e costumi minimalisti che lasciano, appunto, alla voce ed al movimento l’incarico di richiamare alla mente pensieri ed emozioni forti.

Teatro d’attore, narrazione
Età consigliata: 6 – 10 anni
Durata: 50 minuti

16/02/2025
Teatro Comunale, Limbiate (MI)

21/03/2025
Teatro Mentore, Santa Sofia (FC)

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