Anna Della Rosa - Valter Malosti

Antonio e Cleopatra

di WILLIAM SHAKESPEARE

uno spettacolo di VALTER MALOSTI

traduzione e adattamento Nadia Fusini e Valter Malosti

e con Danilo Nigrelli, Dario Battaglia, Paolo Giovannucci, Paolo Giangrasso, Noemi Grasso, Ivan Graziano, Dario Guidi, Flavio Pieralice, Gabriele Rametta, Carla Vukmirovic

 scene Margherita Palli
costumi Carlo Poggioli
disegno luci Cesare Accetta
progetto sonoro GUP Alcaro
cura del movimento Marco Angelilli
maestro collaboratore Andrea Cauduro

chitarra elettrica live Andrea Cauduro
arpa celtica live Dario Guidi

produzione
Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale,
Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini,
Teatro Stabile di Bolzano,
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale,
LAC Lugano Arte e Cultura

 

Accademia Perduta / Teatro Diego Fabbri aderisce al progetto “Teatro No Limits” per l’audiodescrizione dello spettacolo nella replica di venerdì 14 marzo a favore di persone con disabilità visiva.
“Teatro No Limits” è un progetto realizzato e coordinato dal Centro Diego Fabbri di Forlì e dall’Associazione Incontri Internazionali Diego Fabbri APS, con la collaborazione del Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell’Università di Bologna – Campus di Forlì – e della Sezione provinciale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Forlì-Cesena.
Il progetto è reso possibile anche grazie al sostegno della SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori). Per la sezione Forlì del Progetto – , si ringraziano, per il loro contributo, il LIONS CLUB Valle del Bidente e il Comune di Forlì.

In Antonio e Cleopatra i due straripanti protagonisti eccedono ogni misura per affermare la loro infinita libertà. Politicamente scorretti e pericolosamente vitali, al ritmo misterioso e furente di un baccanale egiziano vanno oltre la ragione e i giochi della politica. Inimitabili e impareggiabili, neanche la morte li può̀ contenere. Parallelamente a questa travolgente e teatralissima storia d’amore scorre un frammento di storia della grande Roma che va dal 41 a.C. al 30 a.C., che Shakespeare condensa e spalma con grande libertà (non solo temporale) nella sua tragedia. Antonio è uno dei triumviri che regge Roma e le terre conquistate, insieme a Cesare Ottaviano, suo antagonista anche nell’opera di Shakespeare, e Lepido. Antonio, dopo aver contribuito a neutralizzare la minaccia di Pompeo di destabilizzare Roma, ed essersi sposato con la sorella di Ottaviano, attratto irresistibilmente dalla “maga” Cleopatra torna in Egitto e cerca di portare a compimento il sogno di Giulio Cesare di creare un impero con il baricentro spostato in Oriente.
Pur essendo un grande soldato si deve però inchinare alla superiore abilità strategica di Ottaviano, che poi diventerà̀ Augusto, il primo imperatore dei Romani, ma questa è un’altra storia. La trama e la scrittura sono ispirate alla Vita di Antonio, una delle straordinarie Vite Parallele di Plutarco, che Shakespeare lesse tradotto da North. Oggi in Italia questo testo di Shakespeare è rappresentato molto raramente: un piccolo paradosso perché́ Cleopatra è una delle icone dell’antichità̀ ancora oggi famosissima, e assolutamente “moderna”. Pochi però conoscono o hanno letto il testo di Shakespeare, un capolavoro da scoprire e riscoprire.

Di Antonio e Cleopatra la mia generazione ha impresso nella memoria soprattutto l’immagine, ai confini con il kitsch, e vista attraverso la lente d’ingrandimento del grande cinema (grande davvero vista la regia di Joseph L. Mankievicz) di Hollywood, della coppia Richard Burton / Liz Taylor.

Antonio e Cleopatra è un’opera disincantata e misteriosa, che mescola tragico, comico, sacro e grottesco, un meraviglioso poema filosofico e mistico (e alchemico) che santifica l’eros, che gioca con l’alto e il basso, scritto in versi che sono tra i più alti ed evocativi di tutta l’opera shakespeariana, ma anche un teatro della mente che esige un nuovo cielo e una nuova terra.

Per Antonio conoscere Cleopatra – un “Serpente del vecchio Nilo” che siede in trono rivestita del manto di Iside – è ciò che dà un senso al viaggio della vita, nell’incontro con Cleopatra Antonio nasce pienamente a sé stesso. Quanto a Cleopatra, scrive Nadia Fusini, «oltre che Didone e Iside, è una zingara, è la grande prostituta d’Oriente, un’anticipazione di Isolde, la donna “strana” e straniera dei Proverbi, la “lussuriosa” di Dante, la “fedele” in amore di Chaucer, la puttana di Cesare, e ora l’amante di Antonio. Cleopatra è una mala femmina e Antonio il suo pagliaccio. Ma soprattutto, ora, in questo dramma, è la sacerdotessa di un’azione drammatica […] piena di contraddizioni, che nella logica dell’economia erotica con cui Shakespeare gioca, esplodono con fragore dissolvendo pretese macchinazioni puritane volte a legiferare in senso repressivo sulla materia incandescente dell’eros».

Valter Malosti

venerdì 14 Marzo 2025 ore 21:00
sabato 15 Marzo 2025 ore 21:00
domenica 16 Marzo 2025 ore 16:00

I SETTORE: € 30,00

II SETTORE: € 28,00

Prevendite biglietti: sabato 19 ottobre dalle ore 10 alle ore 18 e da martedì 22 ottobre dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 18 (dal martedì al sabato – festivi esclusi).
Nei giorni di spettacolo la Biglietteria del Teatro apre un’ora prima dell’inizio delle rappresentazioni.

Prenotazioni telefoniche (0543 26355): da martedì 22 ottobre dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 18 (dal martedì al sabato – festivi esclusi).

Prezzi Biglietti
I Settore
 30 €
II Settore 28 €

I settore: Platea file 1-17
II settore: file 18-25 di Platea e Galleria

Diritto di prevendita: 1 €. Tale diritto decade a partire da un’ora dell’inizio delle rappresentazioni. Per gli acquisti online sarà applicata una maggiorazione da parte del fornitore del servizio (Vivaticket).

Forme di pagamento: si accettano pagamenti in contanti ma si predilige la modalità elettronica e contactless (Bancomat, Satispay, PayPal).

Servizio di Cambio Turno per i Sigg. Abbonati: 3 €. Si effettua fino al giorno antecedente le date di spettacolo chiamando dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 18 la biglietteria del Teatro (tel. 0543 26355).

Non si effettuano prenotazioni telefoniche nel corso dell’apertura delle vendite pre-spettacoli.

Avvertenze generali: la Direzione del Teatro si riserva di apportare modifiche che cause di forza maggiore imporranno. Le date degli spettacoli sono definitive al momento dell’uscita di questo programma salvo variazioni non dovute alla volontà della Direzione stessa: in tal caso ne verrà data comunicazione riportando le correzioni in forma telematica o a mezzo stampa (oltre che nelle bacheche del Teatro).

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