Lo spettacolo rappresenta un percorso, articolato su 3 racconti, sul tema della diversità. Si tratta di un argomento complesso ed attuale, affrontato attraverso storie che potessero mostrarlo sotto molteplici aspetti. Ma soprattutto che potessero appassionare e coinvolgere, commuovere e divertire.
NINO E SEBASTIANO è una storia vicina a noi, infatti i protagonisti sono due bambini, due amici che qualcuno vuole dividere, facendo loro credere di essere diversi.
IN UNA NOTTE DI TEMPORALE viene dal Giappone e forse per questo ha un finale un po’ a sorpresa. Parla di un lupo e di una capra, due animali nemici per forza, ma che scoprono di assomigliarsi molto.
IL TENACE SOLDATINO DI STAGNO è la celebre fiaba di Hans Christian Andersen. Parla di un giocattolo che si sente solo, perché è diverso da tutti gli altri. Ma dentro di lui batte un piccolo cuore di stagno, che lo accompagnerà in un lungo viaggio pieno di avventure.
La tecnica utilizzata è sempre il teatro di narrazione, nel quale gli attori lavorano soli sulla scena, senza scenografie od oggetti, con il corpo e con la voce, alla ricerca di un rapporto emozionale e profondo con il pubblico, per colpire al cuore.
Note di Regia – Il narratore è una figura che si immagina al lavoro sempre da solo. È un artista che agisce tenendo nelle sue mani tutta la massa del racconto e impersonando a turno tutti i personaggi presenti nella storia. Un narratore crea intimità con poche persone, un attore fa entrare in intimità con sé molte persone contemporaneamente, arriva a tutti con una gestualità di tipo teatrale.
Ho cercato in questo spettacolo di esplorare la narrazione in coppia, dove i due attori raccontano insieme, le loro voci si accavallano, si inseguono, sembrano combattersi, ma poi danno vita ad una nuova voce composta dalle due insieme. L’effetto è quello di una tridimensionalità del racconto che così diventa ancora più coinvolgente.
Grazie all’abilità dei due attori si è potuto fare una ricerca narrativa usando il corpo come strumento del comunicare. Così mentre gli attori raccontano usando la voce, parallelamente il loro corpo racconta la stessa storia attraverso una partitura di gesti sintesi. Gesti che non sono una illustrazione di quello che stanno raccontando le parole, ma cercano di esprimerne l’essenza, a volte solo la parte emotiva. Lo spettacolo è realizzato con diversi stili narrativi, da quello più classico di “Nino e Sebastiano”, al “Soldatino di stagno” che è un esempio di racconto danza, fino alla storia della capra e del lupo che è un racconto teatrale dove gli attori narrano e agiscono come personaggi.
Teatro d’attore e di narrazione