Incontro con gli Artisti al Ridotto:
sabato 7 marzo, ore 18 (l’ingresso all’Incontro è gratuito).
“E tu…come sei pallida! e stanca, e muta, e bella, pia creatura nata sotto maligna stella. Fredda come la casta tua vita… e in cielo assorta. Desdemona! Desdemona! Ah…morta! morta! morta!” e poi “Otello fu”.
Qui finisce la storia di Desdemona e Otello, lei lo aveva sposato per amore, contro i cliché dell’epoca, lui, lo straniero, il moro, lo aveva voluto reclamando libertà di scelta e autonomia, lottando con il padre perché lo accettasse. Lui, Otello, incapace di gestire le emozioni, capitano coraggioso e leale, ma marito insicuro e geloso; forse lei era troppo, troppo bella e troppo ingenua, troppo sicura del suo amore e dell’amore di lui. Lui la uccide e poi mette fine alla sua stessa vita, per gelosia e per possesso, come i “lui” di oggi e come i “lui” di domani se non si educano le nuove generazioni.
Ed è qui l’urgenza dello spettacolo. Giorgio Pasotti si interroga sulla forza di un grande classico come il testo shakespeariano per parlare alle giovani coscienze, insegnare attraverso la morale, mostrare senza mediazioni tecnologiche il dolore e lo sgomento per le vite non rispettate. “Dopo cinque secoli quest’opera ci mette ancora di fronte a una realtà malata e incattivita – dice Pasotti – l’Otello è tragicamente attuale.”
La drammaturgia di Dacia Maraini muove attraverso il filo conduttore di una violenza che cresce senza motivo alcuno, l’illusione del possesso, il delitto e il suicidio per stupidità.
Protagonista, nel ruolo di Otello, Giacomo Giorgio, talentuoso attore che il grande pubblico ha amato in Mare fuori.