Family è il nuovo “modern musical” d’autore ideato, scritto e diretto da Gipo Gurrado che aggiunge un tassello al suo personale attraversamento in parole e musica delle nevrosi e disfunzionalità del mondo di oggi.
Dopo Supermarket, bestiario contemporaneo, cantato e ballato da nove giovani interpreti, questa volta al centro del racconto c’è una famiglia, una “family” come tante altre. Il plot scarno ed essenziale vira su un gruppo di persone che vive cambia e invecchia sul filo di un legame unico e inesorabile.
Family racconta problemi, fraintendimenti e aspettative di una famiglia che assomiglia a quella di tutti noi e, attraverso testi caustici e insoliti, ne disegna un ritratto inaspettato. I suoi membri crescono, invecchiano, cambiano e regolarmente si ritrovano a tavola per cenare assieme e festeggiare compleanni, o sul divano per confrontarsi e affrontare emergenze. Ma questa volta l’angolazione da cui si osserva è inedita, accogliente, morbida.
Un punto di vista che dovrebbe essere usato da tutti se si volesse avere, almeno per una volta, uno sguardo libero sulla propria famiglia e osservarla da una prospettiva candida e disincantata. Il risultato potrebbe essere poeticamente esilarante. Perché ogni famiglia ha i suoi problemi alimentati da preoccupazioni e fraintendimenti che si trascinano da anni. Ma cambiare occhi potrebbe essere il tentativo struggente per arrivare a vedere una famiglia serena.
Una famiglia finalmente feli… No. Errore. Non esistono famiglie felici.