Claudio Casadio

L’Oreste. Quando i morti uccidono i vivi

di Francesco Niccolini
illustrazioni di Andrea Bruno
scenografie e animazioni Imaginarium Creative Studium
musiche originali di Paolo Coletta
costumi Helga Williams
collaborazione alla drammaturgia di Claudio Casadio
voci di Cecilia D’Amico, Andrea Paolotti, Giuseppe Marini, Andrea Monno
regia di Giuseppe Marini

Premio Nazionale Franco Enriquez 2023 a CLAUDIO CASADIO Cat. Teatro Classico e Contemporaneo – sez. Migliore Attore

L’Oreste è internato nel manicomio dell’Osservanza a Imola. È stato abbandonato quando era bambino, e da un orfanotrofio a un riformatorio, da un lavoretto a un oltraggio a un pubblico ufficiale, è finito lì dentro perché, semplicemente, in Italia, un tempo andava così.

Dopo trent’anni non è ancora uscito: si è specializzato a trovarsi sempre nel posto sbagliato nel momento peggiore. Non ha avuto fortuna l’Oreste, e nel suo passato ci sono avvenimenti terribili che ha rimosso ma dai quali non riesce a liberarsi: la morte della sorella preferita, la partenza del padre per la guerra, il suo ritorno dalla campagna di Russia tre anni dopo la fine di tutto e poi la sua nuova partenza, di nuovo per la Russia, per una fantastica carriera come cosmonauta, e – come se tutto questo non bastasse – la morte violenta della madre, una madre che lo ha rifiutato quando era ancora ragazzino con i primi problemi psichici.

Eppure, l’Oreste è sempre allegro, canta, disegna, non dorme mai, scrive alla sua fidanzata (che ha conosciuto a un “festival per matti” nel manicomio di Maggiano a Lucca), parla sempre.
Parla con i dottori, con gli infermieri, con la sorella che di tanto in tanto viene a trovarlo, ma soprattutto parla con l’Ermes, il suo compagno di stanza, uno schizofrenico convinto di essere un ufficiale aeronautico di un esercito straniero tenuto prigioniero in Italia. Peccato che l’Ermes non esista. L’Oreste è una riflessione sull’abbandono e sull’amore negato. Su come la vita spesso non faccia sconti e sia impietosa. E su come, a volte, sia più difficile andare da Imola a Lucca che da Imola sulla Luna.

martedì 14 Gennaio 2025 ore 10:30

POSTO UNICO: 7 €

Informazioni e prenotazioni: 0546 21306 (dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 13)
oppure all’indirizzo email teatroscuola@accademiaperduta.it

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