Tutti viviamo in riva al mare, questa la sintesi della lezione che la Natura ci insegna.
Di questo si occupa la Fabbrica del Mondo e da questa sintesi nasce l’idea di realizzare un bestiario idrico. Immaginare ciò che non balza subito all’occhio, raccogliere testimoni e storie, parole poetiche e canzoni, costruire un filo emotivo di appartenenza, di comunità che idealmente leghi insieme l’acqua e la terra, che con sapienza e mestiere sono state modificate per l’uso agricolo prima e industriale poi, e oggi devono essere ripensate con lungimiranza per prevenire una grave crisi della risorsa acqua.
In Veneto, sulla mappa, i fiumi scorrono da ovest verso est come se fossero stati pettinati sulla nuca dell’Adriatico o come se vi fossero piantati. Ma la mappa racconta un lavorio di mani che nel tempo hanno mutato il corso di quei fiumi.
Questo è un racconto su generazioni di tagli e pettinature che dalla montagna al mare hanno dato forma alla terra governando l’acqua e su come quest’opera, questa azione, ci riguardi.
Non spetta agli artisti e agli scienziati decidere come agire, spetta alla politica, ma agli artisti e agli scienziati tocca il compito di rendere fertile il terreno per la semina delle decisioni.
Creare cittadini curiosi e attenti è presupposto sociale oltre che culturale.