LA TRAMA
Nico è un topolino felice, gli piace leggere, mangiare, giocare da solo o in compagnia dei suoi amici topi. Ma un giorno riceve un regalo, un libro dove sono raffigurati tutti gli animali del mondo: zebre, balene, giraffe, dinosauri, e anche topolini, naturalmente! Nico rimane stupito nel vedere tutti quegli animali che prima non conosceva, tutti bellissimi e diversi tra loro. Allora comincia a pensare: “Mi piacerebbe tanto trovare un amico che non sia un topolino, un amico diverso da me!” . E per trovare questo nuovo amico esce di casa e si mette alla ricerca con entusiasmo e tanta volontà. Incontra molti animali e con qualcuno di loro riesce anche a fare conoscenza, ma…trovare un amico così speciale sarà una ricerca molto lunga!
LE TEMATICHE PRINCIPALI
Lo spettacolo affronta il tema della diversità, attraverso il racconto di un viaggio di ricerca intrapreso con grande speranza ed un atteggiamento di apertura e fiducia verso “l’altro da sé”. Sarà un viaggio dove non mancheranno le difficoltà, le delusioni ed i momenti di sconforto. Un viaggio durante il quale il protagonista conoscerà i pregiudizi che spesso accompagnano l’approccio di taluni verso il diverso, capirà di come spesso si tratti di pregiudizi assurdi, che portano solo all’esclusione ed ad una sofferenza senza senso. Ma sarà anche un viaggio alla scoperta dei grandi insegnamenti e dei tesori che attendono chi ha un cuore aperto e desideroso di conoscere.
LA CREAZIONE DELLO SPETTACOLO
Siamo partiti dal breve testo di riferimento che ci è servito come base per creare una drammaturgia concepita per un teatro di figura. Ne abbiamo ampliato il testo, lavorando inizialmente sull’improvvisazione e approfondendo alcuni aspetti della trama per favorire l’empatia tra il pubblico e il protagonista (ad esempio attraverso lo sviluppo di alcuni momenti della vita di tutti i giorni nei quali si potessero identificare i bambini più piccoli attraverso il loro vissuto, azioni quotidiane ben conosciute: giocare, fare le pulizie di casa, ecc…). Poi abbiamo cercato di sviluppare la personalità dei vari personaggi che Nico incontra, altri animali ai quali abbiamo tentato di attribuire una diversa personalità e diversi significati legati ad una possibile esperienza. Lo spettacolo è stato poi arricchito da brani musicali originali, realizzati appositamente per le diverse scene.
LE TECNICHE E I LINGUAGGI UTILIZZATI
La tecnica teatrale utilizzata principalmente è quella del teatro di figura, mediante pupazzi in gommapiuma e la naturale simpatia e familiarità che riescono ad instaurare con i bambini. I pupazzi interagiscono con gli attori in scena, i quali fungono da trait d’union col pubblico, a volte interpretando alcuni altri personaggi. I protagonisti della storia sono tutti “animali parlanti”, da sempre, nei racconti e nelle fiabe, il veicolo d’eccellenza per comunicare ai bambini concetti, valori ed esperienze.
LE FONTI
Lo spettacolo si ispira all’omonimo racconto di Matthias Hoppe “Nico cerca un amico”, illustrato da Jan Lenica e pubblicato nel 1990 da Arka Edizioni, reperibile in molte biblioteche e librerie. Ecco come lo stesso Hoppe spiega i motivi che lo hanno spinto a scrivere questo racconto: “Io intendo lo scrivere i miei libri e i miei racconti come un modo di fare “politica dal basso”.Con questo libro in particolare ho voluto inviare ai bambini un messaggio di sensibilità per l’amicizia. Il topolino Nico chiede a diversi animali di diventare loro amico, ma tutti gli rispondono di no, o perché sono troppo impegnati, o perché non hanno il senso dell’amicizia. Finchè Nico incontra un elefante: possono diventare amici loro due? Certo che possono! Perché loro sanno cos’è l’amicizia. Un amico è qualcuno su cui puoi contare. Gli amici sono fedeli e si aiutano a vicenda. Non necessariamente devono essere grandi uguali o avere la stessa forza, quello che conta è che si capiscano e si vogliano bene. Questo è il messaggio che ho voluto mandare ai bambini, perché imparino subito cosa significa essere amici, una cosa molto importante per tutta la loro vita e, io spero, per un mondo migliore.”