Anteprima in occasione delle celebrazioni del 25 aprile
“Per noi ragazzi ascoltare quelle storie era come leggere un libro di avventure”, così comincia Mo i tira a te! (Ma sparano a te!, in dialetto romagnolo).
Siamo in Romagna tra la prima e la seconda guerra mondiale. La storia ha due protagonisti, Domenico, classe 1899, e Sergio, 1924, non si conoscono ma sono entrambi antifascisti. Domenico cerca come può di sopravvivere alla guerra e al fascismo, senza rinunciare alle proprie idee, mentre Sergio vuole fare la guerra “vera” e diviene partigiano.
È molto diverso come i due protagonisti affrontano l’esistenza.
Spie, gerarchi spietati, improbabili partigiani, donne coraggiose, soldati disperati, cercano di arrestarli, ucciderli, aiutarli, salvarli, in un susseguirsi di episodi, tra il comico e il drammatico.
Una vicenda umana sullo sfondo della tragedia del ventennio fascista.
Sono le storie che si raccontavano nelle famiglie nel dopoguerra; un po’ tutti si sentivano dei sopravvissuti, quasi ci fosse stupore a essere ancora vivi, e si sentiva il bisogno di raccontare quello che era avvenuto.
Mo i tira a te!, scritto, diretto e interpretato da Maurizio Casali, è la riduzione teatrale dell’omonimo romanzo, con sottotitolo “Storie di guerra e di famiglia”, edito da Minerva di Bologna nel 2022.
Le musiche originali, che sono composte ed eseguite alla fisarmonica da Marco Versari, ci parlano di Liscio, di Romagna.
Maurizio Casali, attore storico di Accademia Perduta Romagna Teatri, impegnato nel teatro ragazzi da quarant’anni, questa volta si cimenta in una narrazione rivolta a tutti, su come i ragazzi, a quei tempi, ascoltavano i racconti orali nelle famiglie.
Mo i tira a te! si inserisce nella tradizione del teatro di narrazione, la durata è di 65 minuti.